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DEPURARSI DOPO GLI STRAVIZI PASQUALI? SÌ, CON LE ERBE ANTINFIAMMATORIE

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 30 mar 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Dopo le feste, un semi-digiuno a base di frutta diuretica e tisane depurative aiuta l'organismo a recuperare. La buona abitudine di un giorno detox, una volta al mese

C'è stato il pranzo di Pasqua, portate su portate di ricette della tradizione a cui è stato impossibile sottrarsi. Poi, magari, la scampagnata di Pasquetta con altre calorie di troppo. Adesso serve depurarsi, oltre che correre ai ripari per perdere il peso eventualmente accumulato durante le vacanze. Un aiuto può arrivare dalle proprietà curative di alcune erbe, ben note già alle nostre nonne: malva, karkadè, gramigna, menta dolce aiutano a ridurre i fastidi gastrointestinali da eccessi alimentari e a eliminare le tossine accumulate nei giorni di festa. Il programma “detox” ideale per la fine delle vacanze pasquali prevede un giorno di semidigiuno, come spiega Ciro Vestita, dietologo e fitoterapeuta: «Da tempo sappiamo che un giorno di digiuno al mese può migliorare la salute: un famoso studio condotto in passato sui mormoni, che per motivi religiosi si astengono periodicamente dal cibo, ha dimostrato che  il digiuno intermittente, una volta al mese, riduce del 40% il rischio di malattie cardiovascolari. Partendo da questo dato di fatto, per depurarsi dopo gli eccessi alimentari della Pasqua, può essere una buona idea introdurre un giorno di astinenza dal cibo un po' rivisto secondo gli standard occidentali. Non è facile non mangiare nulla, per fortuna è altrettanto efficace passare 24 ore introducendo soltanto un chilo e mezzo di frutta diuretica come agrumi, ananas e kiwi e bevendo tisane a base di erbe con effetti depurativi come menta dolce, malva, melissa, karkadè e gramigna». «Queste erbe hanno effetto coleretico, ovvero stimolano la produzione di bile, e colagogo, ovvero ne favoriscono la liberazione nell'intestino stimolando la contrazione della cistifellea: ciò porta a una riduzione del colesterolo nel sangue - prosegue l'esperto -. Inoltre, erbe come la malva o il karkadè hanno un potente effetto antinfiammatorio e sono gastroprotettive. L'ideale è mettere in infusione per cinque o sei minuti un cucchiaio di un mix di queste erbe in un litro di acqua bollente; poi si filtra e si aggiunge un po' di miele. Bevuta durante il giorno, una tisana simile è diuretica, antinfiammatoria e riduce i sintomi di affaticamento dell'apparato gastrointestinale». Le tisane possono essere un'abitudine “detox” quotidiana? «Queste erbe, in particolare le malvacee, non danno effetti collaterali e possono essere utilizzate senza problemi anche per un mese di seguito, per esempio se si devono perdere tre o quattro chili: sono infatti un buono “spezzafame” e hanno effetti blandamente lassativi e anoressizzanti. Tuttavia il fai da te, soprattutto per lunghi periodi, non è mai consigliabile: se si pensa di fare largo uso di erbe è meglio discuterne con il medico. Non sembrano esistere controindicazioni, invece, al semi-digiuno con frutta e tisane una volta al mese: una buona consuetudine depurativa che può aiutare anche a ridurre colesterolo e trigliceridi a tutto vantaggio della salute cardiovascolare». (Salute, Corriere)

 
 
 

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