COLAZIONE, FA BENE O FA MALE? I NUTRIZIONISTI SONO DIVISI: LE CINQUE CATEGORIE
- hodrin
- 16 ott 2019
- Tempo di lettura: 1 min
Il pasto più importante della giornata o una perdita di tempo? In rigorosa solitudine o convivialità mattutina? La letteratura scientifica, e non solo, sulla colazione è divisa

I pro
Se bilanciata, attenua l’assunzione di calorie nel resto della giornata aumentando attività, concentrazione, sensibilità all’insulina (importante per la sindrome metabolica). Riduce pressione, infiammazione e stress ossidativo.
I contrari
Eliminarla (non per bambini e adolescenti) è una strategia nel controllo di obesità e diabete tipo 2 essendoci poche evidenze di una correlazione tra il suo consumo regolare, una maggiore efficienza metabolica mattutina e la riduzione di peso. Inoltre, la diminuzione di appetito in seguito alla colazione ha un effetto di breve durata nelle ore successive della giornata.
I moderati
Dipende da che cosa si mangia. Colazioni grasse e proteiche (uova, affettati, formaggi, burro) necessitano di maggiore cautela nel resto del giorno per evitare problemi cardiovascolari e di linea. Leggere le etichette, preferire prodotti integrali, prestare attenzione a zuccheri (succhi di frutta, yogurt aromatizzati) e sale (cereali industriali) nascosti. Croissant e brioche sono ricchi in grassi saturi.
Pasto principale
Restringere l’assunzione calorica nella fascia oraria 8-14 aumenta la risposta delle cellule beta in casi di prediabete e ipertensione, comporta benefici a livello cardiovascolare ma non varia i livelli di colesterolo HDL o LDL (quello cattivo)
Mangiare o bere?
Importanti entrambi per migliore digestione, idratazione e diminuire i rischi di calcoli biliari e renali poiché innescano l’attività gastrica e svuotano la cistifellea dalla bile.
(salute, Corriere)
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