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RABBIA e IRA aumentano il rischio di infarti e ictus

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 7 apr 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Il problema alla base potrebbe essere uno stress eccessivo

A svelarlo è un'analisi pubblicata sull'European Heart Journal, anche se ad essere particolarmente in pericolo sono le persone che convivono con fattori di rischio come le malattie cardiovascolari, nelle due ore successive ad un attacco di rabbia tutti corrono un serio pericolo. Il rischio è infatti cumulativo. In altre parole, le persone che si arrabbiano spesso sono in pericolo anche se non convivono con molti fattori di rischio cardiovascolare. Mostofky e colleghi hanno calcolato che 5 arrabbiature al giorno corrispondo a 158 infarti in più ogni 10 mila persone con rischio cardiovascolare basso. Quando invece quest'ultimo è elevato l'aumento di infarti è stimato a 657 ogni 10 mila persone. In generale, nelle 2 ore successive a un attacco di rabbia il rischio di infarto e di ictus aumentano, rispettivamente, di circa 5 e 3 volte. La vera causa alla base del rischio potrebbe essere lo stress cronico, che oltre ad aumentare la pressione sanguigna può anche spingere ad adottare comportamenti poco salutari – come fumare o bere troppi alcolici – proprio nel tentativo di affrontare lo stress. Le soluzioni, in realtà, sono ben altre. Secondo gli esperti bisognerebbe verificare le potenzialità di strategie mirate alla riduzione dello stress come lo yoga, che potrebbero aiutare a evitare le gravi complicazioni associate ad una vita vissuta sotto pressione. In effetti alcune ricerche hanno dimostrato un'associazione tra la pratica della meditazione e la riduzione dell'incidenza di infarti e ictus. Che sia davvero questa la strada giusta? (Salute, AdnKronos)

 
 
 

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