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QUANDO CAMBIARE LE LENZUOLA? COSA SI RISCHIA SE NON SONO PULITE

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 18 mag 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Nel letto si annidano funghi, batteri, pollini, sudore, secrezioni. Ma anche molti acari, che possono causare allergie e attacchi d’asma. Tutti i consigli per un sonno salubre.

Vi capita spesso di svegliarvi con la pelle irritata? o di avvertire, quando suona la sveglia, il naso chiuso?

Potrebbe essere colpa delle lenzuola che, se non sono pulite, attirano ogni genere di allergene. Secondo vari ricercatori, tra cui Philip Tierno, microbiologo e patologo alla New York University School of Medicine, l’ideale per mantenersi in salute è LAVARE LE LENZUOLA UNA VOLTA ALLA SETTIMANA, soprattutto d’estate quando si usano pigiami leggeri e la pelle resta a diretto contatto con il tessuto. «Si tratta di una raccomandazione, di una indicazione di massima, - anche lavarle ogni 9-10 giorni può essere sufficiente, ma meglio non andare oltre i 12». Batteri, funghi, sudore: Del resto, l’elenco di ciò che, si annida nel letto è davvero terribile: «Funghi, batteri, peli di animali, pollini, ma anche vari residui del corpo umano, come sudore, espettorato, secrezioni vaginali e anali, urina, cellule della pelle». E anche le quantità fanno spavento: è stato calcolato che un uomo di media corporatura può rilasciare nel letto fino a 100 litri di sudore all’anno e che i cuscini, di piuma o sintetici, possono contenere da 4 a 17 specie diverse di funghi. In più, ci sono i residui dei cibi che a volte capita di consumare nel letto, e di cosmetici, come ad es. oli e creme per il corpo. Inoltre, «la gravità fa sì che le polveri contenute nell’atmosfera si depositino sulle lenzuola e vengano inalate per circa otto ore al giorno. Considerando che circa una persona su sei soffre di qualche forma allergica o di difficoltà respiratorie e che si trascorre in media circa un terzo della vita a letto, si comprende come lenzuola pulite siano indispensabili per il benessere». Allarme Acari: I letti sono anche il nido preferito degli acari, che qui trovano un ambiente umido, perfetto per la loro sopravvivenza. Ce ne possono essere 12 mila per ogni grammo di polvere e fino a un milione nel materasso. «Si tratta di piccoli insetti che possono aggravare l’asma, esacerbare o provocare allergie, come rinite e orticaria». Per tenerli lontani è importante scegliere lenzuola di tessuti naturali, come il cotone o il lino, che hanno il vantaggio di essere traspiranti, lavandole a una temperatura minima di 60 gradi. Inoltre, dopo il lavaggio, mai riporle nell’armadio ancora umide, per non creare un ambiente favorevole alla proliferazione di questi fastidiosi microrganismi. D’estate, lenzuola felpate, coperte, piumoni che non si utilizzano più andrebbero riposti in un sacco sottovuoto, da mettere poi in una borsa di colore scuro: la mancanza di aria e di luce è un ottimo modo per metterli ko. Lasciare il letto sfatto: Un altro accorgimento contro gli acari (che piacerà ai più pigri e disordinati): lasciare il letto sfatto, con lenzuola e coperte all’aria, tiene alla larga i parassiti della polvere. «Per gli acari le condizioni all’interno del letto sono migliori rispetto a quelle fuori. Lasciando il letto in disordine, queste condizioni diventano rapidamente uguali a quelle del resto della stanza. Poiché questi parassiti possono sopravvivere solo ricavando l’acqua di cui hanno bisogno dall’ambiente, lasciare il letto sfatto durante il giorno elimina l’umidità dalle lenzuola e fa sì che gli acari si disidratino e, dopo un po’, muoiano». Con buona pace di chi, alla sera, si abbandona alle braccia di Morfeo, augurandosi un sonno salubre e ristoratore. (Salute, Corriere)

 
 
 

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