TI DAI DA FARE DAL MATTINO ALLA SERA? IL TUO CERVELLO FUNZIONERÀ MEGLIO
- hodrin
- 27 mag 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Studio Usa mostra superiori capacità cognitive in chi conduce una vita ricca di impegni e frenetica

In molti ne farebbero volentieri a meno: i troppi impegni della vita quotidiana affaticano e alla lunga sembrano logorarci. Chi se ne lamenta spesso, però, dovrebbe sapere che UNA VITA ATTIVA AIUTA A MANTENERE IL CERVELLO EFFICIENTE E IN FORMA ANCHE PIÙ IN LÀ CON GLI ANNI.
Lo mostra uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas su 330 persone sane, di età compresa tra i 50 e gli 89 anni e appena apparso sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience. Ai soggetti reclutati nello studio Dallas Lifespan Brain Study sui cambiamenti nella cognizione e nel funzionamento cerebrale dovuti al passare degli anni in persone adulte sane, i ricercatori hanno somministrato alcuni questionari relativi alle abitudini quotidiane e al tipo di attività svolte e dei test neuropsicologici di valutazione delle capacità cognitive. Ebbene, è emerso che indipendentemente dall’età e dal livello di educazione chi si dedicava maggiormente ad attività impegnative, aveva delle prestazioni cognitive migliori degli altri, in particolare nella rapidità di elaborazione delle informazioni, nella memoria episodica e di lavoro, nelle capacità di ragionamento, nella ricchezza del vocabolario, nella fluidità verbale e nella capacità di ricordare gli eventi del passato. Inoltre, «dallo studio emerge che le persone più impegnate tendono ad avere capacità cognitive migliori, soprattutto per quanto riguarda la memoria di cose apprese di recente». I risultati sono in linea con quanto sta emergendo dalla ricerca: più la nostra vita è ricca di contatti e stimoli, migliore sarà l’efficienza del nostro cervello, che arriverà ben nutrito nell’età avanzata e quindi più al riparo dal danno neuronale (teoria della «riserva cognitiva»). Ciò è vero, quando non si raggiungono eccessivi livelli di stress, nocivi per la nostra salute. Chi ha maggiori capacità cognitive tende ad essere pieno di impegni oppure una vita attiva allena a tal punto il cervello da mantenerlo brillante e in forma nel tempo? Secondo i ricercatori, a contrastare il fisiologico decadimento cognitivo dovuto all’età sarebbero le continue sollecitazioni cui il cervello viene sottoposto quando viene coinvolto in attività stimolanti. Per esserne certi, andrebbero però indagati a fondo i vari meccanismi in atto, verificando ad es. gli effetti sulla cognizione di un cambiamento del livello di frenesia quotidiana. Nel frattempo, ogni volta che guardiamo con dispiacere alla giornata che inizia con una tabella di marcia considerata troppo pesante ricordiamoci che il nostro cervello ringrazia. (Salute, Stampa)
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