LA STIMOLAZIONE ELETTRICA AL POSTO DELLA GINNASTICA È RISCHIOSA?
- hodrin
- 4 giu 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Segnalati rari casi di rabdomiolisi (rottura delle fibre muscolari) dopo l'uso di stimolatori per la muscolatura: rischi e vantaggi della tonificazione senza sudore

A prima vista parrebbe l'uovo di Colombo per i pigroni: nessuno sforzo fisico, ma muscoli tonici grazie alla stimolazione elettrica in tutto il corpo. Un nuovo genere di ginnastica passiva che sta facendo proseliti ma su cui si addensano le prime nubi: stando a un gruppo di ricercatori, infatti, potrebbe aumentare il rischio di problemi come la rabdomiolisi, una patologia in cui le fibre muscolari si rompono rilasciando in circolo sostanze come calcio, acido urico e mioglobina. Il primo caso in un ventenne Nicola Maffiuletti, dir. dello Human Performance Lab della Clinica ortopedica Schulthess di Zurigo, ha raccontato sulle pagine del British Medical Journal il caso di un ragazzo di vent'anni arrivato nel suo ospedale ad agosto dello scorso anno con grossi dolori muscolari dopo una sessione di “ginnastica” con uno stimolatore elettrico utilizzato su tutto il corpo.
QUALI RISCHI E BENEFICI?
La rabdomiolisi infatti non è un evento così improbabile, né è così insolito che si verifichi dopo una stimolazione elettrica: si può infatti avere a seguito di malattie, con l'uso di alcuni farmaci, per colpa di un eccesso di attività fisica ma anche da danni muscolari diretti dovuti a traumi o, appunto, a choc elettrici.
I SINTOMI: sono affaticamento, dolore muscolare, urine scure per via dell'aumento della mioglobina in circolo;
CURA: si può curare abbastanza facilmente aumentando molto l'idratazione per consentire lo smaltimento della mioglobina senza danni renali, ma è ovviamente importante prevenirla. «La stimolazione elettrica transcutanea sta prendendo piede come forma di esercizio fisico alternativo alla palestra, ma non abbiamo ancora prove scientifiche di sicurezza ed efficacia che ne giustifichino l'uso. Anche a seguito dei casi verificatosi, il Ministero della Salute israeliano ha emesso una raccomandazione per evitare che venga utilizzata senza supervisione di un medico, nelle palestre». Cautela, quindi, come sottolinea anche uno studio dell'Università di Granada condotto su un piccolissimo gruppo di volontari obesi (appena dodici, per cui si tratta di dati da prendere con le pinze) sottoposti a esercizio fisico ad alta intensità associato a stimolazione elettrica muscolare: si ottengono buoni risultati in termini di “risveglio” del metabolismo basale e si brucia il 30% di calorie in più nella sessione di allenamento, ma vietato pensare che questa possa essere una scorciatoia per evitare lo sport. «La stimolazione elettrica potrebbe servire in casi selezionati, ma va utilizzata come complemento all'attività fisica e solo sotto la supervisione di un medico. Per ora la strategia di marketing di questa tecnica ha prodotto più danni che benefici, tuttavia si tratta di un metodo che può avere una sua efficacia ottimizzando l'esercizio fisico, visto che può attivare simultaneamente più di 300 muscoli in tutto il corpo». Perciò, finché non saranno più chiari i reali vantaggi e i rischi, meglio essere cauti e soprattutto farsi seguire da un medico se si sceglie di provare questa strada. (Salute, Corriere)
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