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HAI FREDDO ANCHE D’ESTATE? Dalla magrezza eccessiva alla carenza di ferro, 12 ragioni scientifiche d

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 23 giu 2016
  • Tempo di lettura: 5 min

Oltre ad essere fonte di disagio, mani e piedi gelati anche in piena estate potrebbero essere la spia di un deficit nutritivo o di una vera e propria patologia. Ecco perché non vanno mai sottovalutati e cosa fare per combatterli

C'È UNA CARENZA DI FERRO: La sideropenia è il tipo più comune di anemia ed è caratterizzata da una carenza prolungata di ferro, che va ad influire negativamente sulla circolazione. «I globuli rossi hanno bisogno del ferro per trasportare l'ossigeno nel sangue - ma quando questo minerale manca, l'organismo fa in modo che il sangue venga deviato prima agli organi vitali, come il cuore e il cervello, e poi alle estremità e, di conseguenza, mani e piedi risultano più freddi». La carne è senz'altro la fonte primaria di ferro, che si può però trovare anche nelle verdure a foglia verde e nei legumi, da abbinare in questo caso ad alimenti ricchi di vitamina C per aumentarne l'assorbimento. «Un'alimentazione varia e regolare contribuisce all'assimilazione del ferro – e sono soprattutto le donne in età fertile quelle più a rischio di sideropenia, che può provocare vari sintomi, come la stanchezza e una spiacevole sensazione di freddo».

Manca la vitamina B12. «Molte persone potrebbero pensare che l'anemia sia legata al ferro -quando in realtà dipende dalla mancanza di vitamina B12, che può provocare freddo, intorpidimento e spossatezza». Una precisazione che trova d'accordo anche il prof. Manfellotto, che sottolinea come «la vitamina B12 sia essenziale per una normale produzione di globuli rossi e per contrastare l'anemia». Al pari del ferro, anche la vitamina B12 si trova negli alimenti di origine animale, il che potrebbe rappresentare un problema per i vegetariani, che però possono ripiegare su uova, yogurt e formaggi, mentre i vegani possono usare il lievito alimentare come sostituto dei latticini.

Si ha una disfunzione alla tiroide. Se la tiroide non funziona a dovere, i meccanismi di termoregolazione ne risentono. «Una difettosa produzione di ormoni tiroidei, il cosiddetto “ipotiroidismo”, è causa di diversi sintomi, fra cui anche una diminuzione della temperatura dell'organismo e, di conseguenza, una continua sensazione di freddo – mentre, al contrario, un'eccessiva produzione di ormoni tiroidei, nota come “ipertiroidismo”, provoca una sensazione di calore e una continua sudorazione».

Si è troppo magri: Il grasso funge da isolante, quindi averne poco (o per nulla) impedisce al corpo di trattenere il calore, mentre un ridotto apporto calorico rallenta il metabolismo, fornendo così all'organismo meno energia per riscaldarsi. «Essendo intelligente, il corpo tende a non utilizzare l'energia se si rende conto che questa è scarsa», suggerendo di aggiungere al menu quotidiano alimenti come il burro di noci, lo yogurt greco e la frutta disidratata per fare non solo il pieno di calorie, ma anche di grassi buoni.

Si dorme male (o per niente): sebbene le ricerche scientifiche sulla qualità del sonno e la sensazione di freddo non abbiano dato risultati univoci, è stato però dimostrato che la stanchezza cronica può rallentare il metabolismo, aumentando così i brividi. Non bastasse, durante la notte la temperatura corporea tende ad oscillare e il corpo si abitua a questa fluttuazione, ma se si resta svegli più a lungo, la temperatura corporea interna potrebbe scendere come se in realtà si fosse addormentati.

Si è disidratati: Quando il corpo è in riserva d'acqua, il sangue non può circolare in modo efficace nell'organismo e, come abbiamo visto nelle schede precedenti, una circolazione non ottimale causa una sensazione di freddo costante alle estremità. «I bambini e gli anziani sono molto esposti al rischio di disidratazione – e soprattutto gli anziani avvertono meno chiaramente il senso della sete e, quindi, spesso bevono meno di quanto dovrebbero. Ma la mancanza di acqua corporea può provocare una maggior esposizione al freddo in inverno, così come il rischio di colpi di calore durante l'estate».

Ci sono eventuali complicazioni del diabete: «Chi soffre di diabete deve fare particolare attenzione, perché sintomi come mani e piedi freddi o cambiamenti della sensibilità possono essere i primi segnali di un'alterazione del sistema nervoso legata alla malattia e vanno perciò riferiti subito al medico curante».

Non si consumano abbastanza grassi: I grassi fanno sentire più sazi e aiutano a stare più caldi, non a caso in inverno l'organismo sente maggiormente il bisogno di cibi più nutrienti e sostanziosi. «In realtà non è necessario un eccesso di grassi per limitare la sensazione di freddo – perché l'obiettivo deve sempre essere la varietà dell'alimentazione e un buon equilibrio fra tutti i nutrienti».

Si è affetti dalla sindrome di Raynaud: Distinta in “Raynaud primario” (quando i medici non riescono a diagnosticarne la causa) e “Raynaud secondario” o “fenomeno di Raynaud” (quando il disturbo è causato da una diversa patologia o da altri fattori), «questo disturbo è ben riconoscibile – perché molto fastidioso. L'esposizione al freddo provoca infatti lo spasmo dei piccoli vasi sanguigni delle estremità, con pallore, cianosi e spesso anche dolore. In alcuni casi, il “fenomeno di Raynaud” può essere il sintomo di una malattia reumatica ed è bene perciò riferire subito al medico curante i sintomi avvertiti».

Si soffre di cattiva circolazione: In caso di estremità gelate, ma senza che questo sia legato ad una condizione patologica cronica, potrebbe semplicemente trattarsi di cattiva circolazione. «Fare regolare esercizio fisico e sottoporsi a qualche seduta di agopuntura potrebbe aiutare a normalizzare la situazione».

Si ha poca massa muscolare: «Anche per la massa muscolare (o massa magra) vale lo stesso concetto del grasso sottocutaneo: se c'è molto tessuto muscolare, la temperatura interna dell'organismo viene salvaguardata», rileva Manfellotto. Ragione in più, dunque, per rimanere il più possibile attivi e fare regolare attività fisica.

Si è donne. Come ha confermato anche uno studio dell'Università dello Utah, le donne hanno in genere le mani di almeno 3 gradi più fredde rispetto agli uomini. «In effetti, c'è realmente una piccola differenza di genere, sebbene non sia però presente in tutte le persone», conclude il professor Manfellotto. (Salute, Corriere)

C'È UNA CARENZA DI FERRO: La sideropenia è il tipo più comune di anemia ed è caratterizzata da una carenza prolungata di ferro, che va ad influire negativamente sulla circolazione. «I globuli rossi hanno bisogno del ferro per trasportare l'ossigeno nel sangue - ma quando questo minerale manca, l'organismo fa in modo che il sangue venga deviato prima agli organi vitali, come il cuore e il cervello, e poi alle estremità e, di conseguenza, mani e piedi risultano più freddi». La carne è senz'altro la fonte primaria di ferro, che si può però trovare anche nelle verdure a foglia verde e nei legumi, da abbinare in questo caso ad alimenti ricchi di vitamina C per aumentarne l'assorbimento. «Un'alimentazione varia e regolare contribuisce all'assimilazione del ferro – e sono soprattutto le donne in età fertile quelle più a rischio di sideropenia, che può provocare vari sintomi, come la stanchezza e una spiacevole sensazione di freddo».

 
 
 

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