IPERTENSIONE, 8 CONSIGLI PER TENERLA SOTTO CONTROLLO NATURALMENTE (O QUASI)
- hodrin
- 13 set 2016
- Tempo di lettura: 3 min
La pressione alta può dipendere dalla predisposizione genetica ma anche da stili di vita non propriamente salutari che però talvolta, se modificati, permettono di abbassarla senza ricorrere ai farmaci oppure riducendo gradualmente il numero di quelli che già si assumono, arrivando a volte persino ad eliminarli

Mantenere un peso salutare
Il peso è uno dei determinanti più importanti quando si parla di ipertensione, ecco perché va tenuto sotto controllo. «Un dimagrimento anche solo di pochi chilogrammi può fare una grande differenza - quindi il primo passo nelle persone con sovrappeso o obesità è quello di ridurre l'apporto calorico complessivo».
Fare attività fisica costantemente
Almeno 150 minuti di attività fisica settimanale sono la quota minima raccomandata per rimanere in buona salute (non lasciatevi impressionare, sono giusto 15 minuti due volte al giorno, dal lunedì al venerdì). «L'importante è però farli con regolarità - avverte il dr Pablo Werba, Resp. dell'Unità Prevenzione Aterosclerosi del Centro Cardiologico Monzino, IRCCS - scegliendo l'attività aerobica più adatta al vostro stile di vita e, soprattutto, procedendo per gradi. Una volta normalizzata la pressione, sarà poi possibile integrare il programma di lavoro settimanale con esercizi di resistenza per il rinforzo muscolare, senza però esagerare con il carico dei pesi».
Tagliare il sale
«Sia che si parli di sale tradizionale, come pure di quello contenuto in alimenti quali ad esempio salumi e formaggi, prodotti in salamoia o snack, ridurne il consumo può realmente fare una grande differenza quando si parla di ipertensione», sottolinea ancora Werba che, dopo aver riconosciuto i benefici della dieta DASH, povera di sale ma ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi, mette invece in guardia dalla tendenza sempre più diffusa di consumare i pasti fuori casa, «perché i ristoratori concentrano naturalmente la loro attenzione sul sapore del prodotto, che è esaltato dal sale, rendendo così impossibile per i clienti tenerne sotto controllo la quantità giornaliera consumata».
Trovare il modo di RILASSARSI
«Lo stress è un importante fattore scatenante dell'aumento della pressione sanguigna - quindi imparare una qualsiasi tecnica di rilassamento, dallo yoga al tai-chi fino alla meditazione, può giovare a prevenire o ridurre l'ipertensione. Come però per l'esercizio fisico, anche in questo caso è importante scegliere qualcosa che piaccia e che si possa fare con continuità».
Non esagerare con gli alcolici
Un recente studio ha scoperto che i ventenni che si ubriacano regolarmente hanno una maggior probabilità di soffrire di pre-ipertensione (una condizione che può poi degenerare in ipertensione vera e propria) rispetto ai loro coetanei che fanno un uso moderato di alcool. «Sebbene la soglia di tolleranza agli alcolici sia soggettiva - occorre sempre prudenza nelle quantità, fermo restando che chi non ha mai bevuto in vita sua, è bene che continui a non farlo».
Dormire Meglio
Una ricerca del 2009 aveva evidenziato che un'ora in meno di sonno ogni notte aumentava del 37% le probabilità di soffrire di ipertensione entro cinque anni, mentre un report del 2015 ha posto l'accento sulle apnee notturne, una sindrome cronica molto più frequente di quanto si possa immaginare, che si manifesta con l'interruzione (o l'eccessivo rallentamento) della respirazione durante il sonno, con conseguente peggioramento della qualità dello stesso: le pause solitamente durano alcuni secondi e, in genere, la respirazione riprende con un sonoro russamento. «La qualità del sonno può influire molto sull'aumento della pressione sanguigna - conferma l'esperto - e se si è soliti russare e si soffre al tempo stesso di pressione alta, è bene fare un controllo per accertare la patologia, perché le apnee notturne sono spesso una causa nascosta dell'ipertensione».
Limitare la caffeina
«È ovvio che se una persona beve da 4 a 6 tazzine di caffè in un colpo solo, la pressione sanguigna si alza - ma in realtà questo non lo fa nessuno e la dose massima raccomandata di 3 tazzine giornaliere non rappresenta di per sé un problema per quanto riguarda la pressione sanguigna. Casomai, è da considerare il diverso effetto che la caffeina può avere sulle persone: non essendo infatti metabolizzata allo stesso modo da tutti, può provocare ipertensione in un soggetto ma assolutamente nulla in un altro. Per capirlo, basta misurare la pressione sanguigna dopo 30 minuti dall'assunzione di una tazzina di caffè: se resta inalterata, non abbiamo di che preoccuparci».
Considerare gli altri problemi di salute
«Occorre sempre considerare il quadro generale del paziente - perché la pressione alta può essere la spia di un'altra patologia ma anche essere causata da fattori esogeni, come un eccessivo consumo di liquirizia, nota per aumentare la pressione, o l'uso di particolari medicinali, come ad es.
- gli spray nasali che contengono farmaci vasocostrittori,
- gli antidepressivi; i corticosteroidi; la pillola anticoncezionale.
Ovviamente, non bisogna decidere arbitrariamente di sospendere l'assunzione di questi farmaci, bensì rivolgersi al proprio medico che, fatti gli opportuni controlli, provvederà ad aggiustarne il dosaggio o a trovare una terapia alternativa». (Salute, Corriere)
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