ATTIVITÀ FISICA, FARLA SOLO NEL WEEKEND BASTA?
- hodrin
- 25 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Gli sportivi del weekend possono stare tranquilli: fare attività fisica solo il fine settimana, nel rispetto delle linee guida internazionali, è comunque benefico.

A suggerire un’associazione tra questo modo di fare attività fisica e la riduzione della mortalità è uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine. I ricercatori hanno messo a confronto le abitudini di 63.591 individui di almeno 40 anni di età che tra il 1994 e il 2012 avevano comunicato periodicamente quanta attività fisica avessero svolto nelle quattro settimane precedenti.
Il team ha identificato diversi profili:
i sedentari,
chi svolgeva attività fisica regolarmente nell’arco della settimana
i cosiddetti weekend warriors, i guerrieri del fine settimana, ovvero chi svolgeva 150 minuti di attività fisica a intensità moderata o 75 a intensità più vigorosa in una o due sessioni tra sabato e domenica (o comunque in una o due occasioni a settimana).
150 o 75 minuti sono le soglie raccomandate dalle linee guida internazionali.
MORTALITÀ PIÙ BASSA TRA GLI SPORTIVI REGOLARI
Rispetto agli inattivi, tra i weekend warriors il rischio di mortalità generale era più basso del 30%, quello per malattie cardiovascolari del 40% e quello per cancro del 18%. Le riduzioni del rischio, però, erano simili tra questi sportivi e gli individui che, sebbene attivi, non rispettavano i livelli di attività fisica settimanali raccomandati. Secondo alcuni dati, infine, i rischi di mortalità erano più bassi tra chi si allenava regolarmente. Lo studio, presenta delle limitazioni: la popolazione analizzata non è perfettamente rappresentativa e i dati sull’attività fisica sono stati autoriferiti e quindi suscettibili di errore. In ogni caso, concludono, non è emerso alcun rapporto di causalità fra livelli di attività fisica e riduzione della mortalità.
ESSERE O DIVENTARE WEEKEND WARRIOR È UNA BUONA SOLUZIONE PER FARE ATTIVITÀ FISICA?
«Fare attività fisica una volta a settimana a intensità maggiore è vantaggioso per la salute a patto che l’individuo sia in salute e allenato», risponde la prof.ssa Daniela Lucini, resp. della Sezione di Medicina dell’Esercizio dell’ospedale Humanitas. «Se l’apparato muscoloscheletrico è in forma, non si soffre di disturbi come anche un semplice mal di schiena, allora è possibile concentrare la quantità settimanale di attività fisica in una sola occasione. Anche l’età è un fattore di cui tener conto, ma la condizione necessaria e sufficiente per fare attività fisica in questo modo – è quella di godere di una buona salute cardiorespiratoria e muscolo-articolare». Lo studio suggerisce, tuttavia, che il rischio di mortalità era più basso in chi si allenava regolarmente: «L’ideale sarebbe suddividere i 150 o 75 minuti nell’arco della settimana in modo tale da mantenere attivo il metabolismo sempre, abituando l’organismo al movimento costante. Fare attività fisica in questo modo è più vantaggioso in alcuni situazioni come, ad es., per chi è affetto da diabete per cui è consigliabile controllare la glicemia con un movimento che sia quotidiano».
IL MESSAGGIO DA MEMORIZZARE È: “MUOVETEVI!”
«La quantità di attività fisica può essere modulata a seconda delle esigenze per raggiungere le soglie raccomandate ma anche sotto questi livelli va bene. Qualsiasi cosa in più della sedentarietà è sempre ben accetto: anche una camminata a passo veloce una volta a settimana va bene sebbene le ricadute in termini di prevenzione cardiovascolare siano poco rilevanti». (Salute, Humanitas)
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