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COS'È LA SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA? SINTOMI, DIAGNOSI E CURA

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 7 feb 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Non è semplice fatica, e le sue cause non sono note. Ecco di cosa si tratta e come gestirla

Quando ci si sente affaticati si spera sempre che un po' di riposo possa bastare per rimettersi in salute, ma in realtà per chi soffre di sindrome da stanchezza cronica questo rimedio non è sufficiente. Questo disturbo, associato proprio a un affaticamento estremo, non è infatti il tipo di fatica che scompare con il riposo, ma dura a lungo, arrivando a limitare la capacità di portare a termine anche le attività quotidiane più semplici. Alla sua base c'è una malattia riconosciuta dall'OMS, l'encefalomielite mialgica. A soffrirne sono circa 17 milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto donne; questo problema colpisce infatti 4 volte più spesso il genere femminile rispetto a quello maschile, soprattutto tra i 40 e i 60 anni, e data la sua incidenza (stimata tra lo 0,4 e l'1%) non può essere considerata una malattia rara. La fatica che la caratterizza è cronica e persistente, con una durata minima di 6 mesi. I sintomi ad essa associati sono però anche altri, e secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi includono almeno 4 di questi altri disturbi:

  • sentirsi poco bene per più di 24 ore dopo aver praticato dell'attività fisica;

  • dolori muscolari;

  • problemi di memoria;

  • mal di testa;

  • dolori a più articolazioni diverse;

  • disturbi del sonno;

  • mal di gola;

  • linfonodi doloranti.

Purtroppo diagnosticare la sindrome da stanchezza cronica non è semplice. Al momento, infatti, non sono disponibili test specifici. Per di più i sintomi che la caratterizzano possono essere scatenati anche da altri problemi di salute; per questo la diagnosi prevede in genere che il medico escluda la presenza di altre malattie prima di poter parlare di sindrome da stanchezza cronica. Anche le cause del problema sono difficili da identificare. Gli esperti ritengono che alla sua base possa esserci una combinazione di fattori che agiscono insieme su una predisposizione congenita a sviluppare la sindrome da stanchezza cronica. Fra quelli che sono stati presi in considerazione sono le infezioni da parte di virus (come il virus di Epstein-Barr e l'herpesvirus umano 6), problemi al sistema immunitario e squilibri ormonali, ma nessuna ricerca ha permesso di trarre conclusioni definitive sul loro ruolo nello sviluppo di questa condizione. Purtroppo oggi la sindrome da stanchezza cronica resta anche senza una cura specifica; data l'impossibilità di agire alla sua radice l'obiettivo dei trattamenti è ottenere semplicemente il miglioramento dei sintomi. La varietà di manifestazioni con cui può presentarsi richiede a chi ne soffre di collaborare con il proprio medico per riuscire a mettere a punto un programma terapeutico che risponda nel modo migliore possibile alle sue esigenze specifiche. Fra i rimedi che potrebbero essere consigliati sono inclusi farmaci antidolorifici, medicinali contro i disturbi del sonno e tecniche per riuscire a gestire al meglio le proprie attività quotidiane. (Salute, Repubblica)

 
 
 

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