MATTINIERO O AMANTE DELLA NOTTE? A CIASCUNO IL PROPRIO CRONOTIPO
- hodrin
- 29 dic 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Ognuno ha il proprio orologio interno che detta in quale momento della giornata si è più attivi. Quindi niente più invidia verso chi riesce a tirarsi su dal letto molto presto la mattina, magari sudando per una seduta di sport

DA BARACK OBAMA a Jack Dorsey (il creatore di Twitter) fino a Bob Iger (l'amministratore delegato della Disney): sono alcune delle persone di successo raccontate nel libro "What the most successfull people do before breakfast" ("Cosa fanno le persone di maggiore successo prima della colazione") di Laura Vanderkam. COSA LI ACCOMUNA? L'essere mattinieri. Ad es.: Jack Dorsey ha dichiarato di alzarsi prima delle 6 per andare a fare jogging, Barack Obama di dedicare tempo ogni giorno ad esercizi fisici come strenght e cardio training; Bob Iger di svegliarsi alle 4:30 per leggere. Lo dice anche il detto comune: "ll mattino ha l'oro in bocca", ma forse non è così per tutti.
Quanto è Salutare per una Persona che non è affatto MATTINIERA anticipare la sveglia per attivarsi in questo modo?
Poco, perché ognuno di noi ha il proprio cronotipo, dettato dal corredo genetico di ciascuno di noi.
I CRONOTIPI SONO DETTATI DALLA GENETICA
Per prima cosa va capito che cos'è il cronotipo. "E' la propensione di ogni individuo a essere più o meno attivo in certi orari della giornata - spiega Sara Montagnese, ricercatrice al dip. di Medicina dell'Università di Padova - quelli molto estremi sono rari, infatti la maggior parte della popolazione è distribuita in una fascia intermedia, che tuttavia comprende mattinieri e nottambuli. Possiamo dire però che durante il corso della vita questa propensione cambia in una certa misura: durante l'adolescenza si ama fare le ore piccole, si va a dormire più tardi e si è più attivi durante la seconda parte della giornata, con l'età che avanza si tende invece sempre di più ad attivarsi nelle prime ore della mattina".
L'IMPORTANZA DEL FUNZIONAMENTO DELL'OROLOGIO INTERNO
Chi è mattiniero ha una marcia in più, ma solo perché i ritmi della società sono maggiormente a loro favore, basti pensare - per citare due es. - all'orario della campanella scolastica e agli orari d'ufficio. Niente paura per chi è più attivo in altri momenti della giornata, la sera ad esempio. Perché in fondo ciascuno di noi è programmato geneticamente per funzionare meglio in un arco temporale preciso. Anzi, forzare l'organismo a cambiare il proprio CRONOTIPO non è per nulla raccomandabile: "Non possiamo forzare il nostro orologio biologico a cambiare perché il cronotipo di ogni individuo è determinato in maniera preponderante dalla genetica. Anche perché è fondamentale non far inceppare il nostro orologio endogeno, importantissimo nella regolazione della produzione di diversi ormoni, oltre che garantirci uno stato di salute sano". Ma è anche vero che la luce ha un effetto positivo sull'organismo. Cosa fare se per lavoro o per piacere si vive di più di notte? "Quello che si può fare è esporsi a una quantità di luce sufficiente, magari andando a lavoro a piedi se possibile o facendo delle passeggiate. Perché l'occhio è il maggiore strumento che abbiamo per comunicare al nostro orologio biologico in che parte della giornata siamo, giorno o notte: pensare infatti che la luce all'interno dell'ufficio sia come quella esterna è un errore. La risposta dell'occhio alle sollecitazioni luminose ha un andamento logaritmico: la luce esterna è di uno/due ordini di grandezza maggiore rispetto a quella a cui siamo esposti a casa/lavoro Per questo è importante stare alla luce il più possibile, sperimentando albe e tramonti".(Salute, Repubblica)
Comments