SOFFOCAMENTO: LA MANOVRA È SALVA-VITA
- hodrin
- 26 feb 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Bambini e soffocamento, è una questione di attimi. Il rischio che il bambino ingerisca un oggetto oppure un piccolo cibo, come una semplice caramella, possa d’improvviso soffocare è all’ordine del giorno.

Un incubo per tutte le mamme che andrebbero rassicurate con istruzioni salvavita. «Le mamme, ma soprattutto gli insegnanti, dovrebbero ricevere una formazione specifica con corsi di addestramento alle manovre rianimatorie», spiega il dr Hayato Kurihara, resp. di Chirurgia d’urgenza e del trauma in Humanitas.
Bambini, come intervenire in caso di soffocamento
«Il soffocamento è la sesta causa di morte infantile – ma non bisogna dimenticare che il problema non riguarda solo i bambini in età pre-scolare, ma anche quelli più grandicelli. Le statistiche riportano come indicativa la fascia di età fino a 14 anni e per questo le probabilità di soffocamento andrebbero monitorate a scuola come in tutti gli altri centri di svago e frequentazione di bimbi e adolescenti». I casi di cronaca indicano che di fronte al soffocamento pochi sanno come comportarsi. Ecco quindi alcune indicazioni per le mamme. «Il segno più evidente – è la difficoltà respiratoria: il bambino esprime con gli occhi il suo stato di malessere improvviso, non respira, non parla, gli occhi sono strabuzzati, la faccia diventa rossa». Se il bambino riesce a tossire è segno che il pezzo di cibo è incastrato solo parzialmente. In questo caso bisogna cercare di tranquillizzarlo e incoraggiarlo a tossire senza colpi sulla schiena. Evitare di dare da bere al bambino, perché si rischia che il frammento scenda più giù. «Il bambino deve essere invitato a guardare in alto e in questi casi, se ha più di un anno, si può optare per la manovra di Heimlich adoperata anche sugli adulti: il soccorritore cinge la persona dalle spalle premendo il pugno subito sotto lo sterno. Poi si eseguono una o o più compressioni, fino all’espulsione del corpo estraneo». Se il bimbo ha meno di tre anni bisogna agire con una manovra dedicata. «Ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l’esterno. Poi deve essere posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco. Mai metterlo a testa in giù, perché non ci sono evidenze di efficacia». (Humanitas Salute)
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