L' Australia sconfigge il CANCRO al COLLO dell'UTERO. Grazie al VACCINO
- hodrin
- 16 ott 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Secondo uno studio pubblicato su The Lancet Public Health Journal, l’Australia sarà il primo paese che potrà dire addio al cancro alla cervice uterina se i tassi di vaccinazione contro il Papilloma virus e di screening rimarranno alti.

Entro il 2035 i ricercatori hanno previsto, infatti, solo quattro casi ogni 100.000 persone.
L'AUSTRALIA diventerà il primo paese a dire addio al cancro della cervice se i tassi di vaccinazione e di screening saranno mantenuti alti, dicono i ricercatori. Entro 20 anni, la malattia potrebbe, infatti, essere eliminata come problema di salute pubblica a livello nazionale. Un tumore che, in futuro, potrà essere classificato come “cancro raro”: è questa la previsione secondo la quale entro il 2022 ci saranno meno di sei casi ogni 100.000 persone. Un risultato raggiungibile grazie ai vari programmi di prevenzione nazionali. ll cancro alla cervice uterina è causato, infatti, da alcuni ceppi di HPV, un'infezione trasmessa sessualmente. È il quarto tumore più frequente nelle donne e ha un alto tasso di mortalità a livello mondiale, secondo l'OMS.
Nel 2007, il governo federale Australiano aveva cominciato a offrire il vaccino, attraverso campagne che hanno coinvolto scuole, alle ragazze di 12-13 anni e, pochi anni dopo, aveva esteso il programma di vaccinazione anche ai ragazzi. Nel 2016 il 78,6% delle ragazze di 15 anni e poco meno del 73% dei ragazzi della stessa età erano stati vaccinati.
La conseguenza? Tra il 2005 e il 2015, il tasso di HPV tra le donne di 18-24 anni è passato dal 22,7% all'1,1%. •
ENTRO IL 2035 PREVISTI SOLO 4 CASI OGNI 100.000 PERSONE
In Australia l’attuale tasso annuale di cancro al collo dell’utero è di sette casi ogni 100.000 persone, circa la metà rispetto alla media globale. Lo studio ha previsto che i casi annuali in Australia scenderebbero a quattro su 100.000 entro il 2035, una potenziale soglia di eliminazione, hanno suggerito i ricercatori. Inoltre, l'anno scorso l'Australia ha sostituito i suoi screening di routine per il cancro - un pap test - con test di screening HPV più sensibili. I ricercatori hanno stimato che il passaggio al nuovo test, condotto solo ogni cinque anni, ridurrà i tassi di cancro almeno del 20%.
IL PAPILLOMA VIRUS UMANO
Ci sono più di 100 tipi di HPV e, nel corso della loro vita, molte donne contraggono il virus senza alcun effetto negativo. Quasi sempre, infatti, non ci sono sintomi e l'infezione si risolve da sola, ma in alcuni casi l'infezione persistente può portare a una malattia della cervice uterina. Alcuni tipi di HPV sono ad alto rischio perché legati allo sviluppo di alcuni tumori; altri tipi di HPV, invece, possono portare a condilomi genitali. Quasi tutti i tumori del collo dell'utero (99,7%) sono causati dall'infezione da un HPV ad alto rischio.
(Salute, Repubblica)
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