ALLATTARE AL SENO: PERCHÉ FA BENE alla SALUTE del BEBÈ e della MAMMA
- hodrin
- 5 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Ogni anno si potrebbero salvare più di 800 mila bambini di tutto il mondo sotto i 5 anni. Tra i benefici: minori episodi di diarrea e gastrointestinali, rischio ridotto di diabete, sovrappeso e obesità, migliori capacità cognitive

L’allattamento al seno riduce il rischio di malattie anche gravi a breve, medio e lungo periodo. E potrebbe salvare la vita, ogni anno, a più di 800 mila bambini di tutto il mondo sotto 5 anni. Per questo, secondo l’Oms è una priorità per la salute del bambino e anche della mamma.
BENEFICI PER IL BAMBINO
Secondo le indicazioni dell’OMS, i bambini vanno allattati al seno in maniera esclusiva fino al 6° mese di vita, poiché gli effetti benefici sulla salute sono dimostrati da studi scientifici. Il principale è la protezione contro le infezioni gastrointestinali e la malnutrizione, che si osservano non solo nei Paesi in via di sviluppo ma anche nei paesi industrializzati. «L’allattamento materno può ridurre di oltre il 50 % gli episodi di diarrea del 32 % le infezioni gastrointestinali - . Più lunga è la durata dell'allattamento, maggiori sono i benefici. Si riduce il rischio di diabete, sovrappeso e obesità, migliorano le capacità cognitive con un aumento del quoziente intellettivo, secondo alcuni studi anche di 5 punti rispetto ai bambini che non sono stati allattati al seno».
È MEGLIO ANCHE PER LE MAMME
I benefici dell'allattamento riguardano anche la salute delle mamme. «Aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza, riduce il rischio di sanguinamento postpartum, di anemia, di alcune forme di tumore al seno, all’endometrio e all’ovaio, il rischio di malattie cardiocircolatorie. Inoltre, è gratuito ed è pratico, sempre pronto e alla giusta temperatura». Ogni anno di allattamento fa diminuire il rischio di sviluppare il cancro al seno del 6%. Si riduce anche il rischio del tumore alle ovaie».
ALLATTA MENO DELLA METÀ
A livello mondiale il tasso di allattamento al seno in maniera esclusiva fino al 6° mese di vita è fermo al 41%. L’obiettivo dell'OMS è portarlo almeno al 50 % nel 2025. In Italia non ci sono dati aggiornati. «In base a uno studio effettuato nel 2014, le percentuali sono molto variabili e, a quel tempo, solo 5 Regioni monitoravano la durata dell’allattamento al seno». (Salute, Corriere)
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