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INFLUENZA, posso usare lo stesso fazzoletto? Tutti i Vero o Falso di Osservatorio influenza

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 21 feb 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

L’influenza ha ormai raggiunto il suo picco in tutta Italia ma sono ancora molte le notizie imprecise che circolano sul web sulla malattia e sul vaccino. Osservatorio influenza ne ha elencate alcune, cercando di fare chiarezza

Se uso lo stesso fazzoletto con l’influenza guarisco più lentamente FALSO - L’infezione procede a seguito della prima esposizione e ulteriori esposizioni non incidono sull’andamento della malattia

Se faccio sport mi ammalo di meno VERO e FALSO - L’esercizio fisico regolare con un’attività fisica adattata alle condizioni del soggetto (non sport agonistico) aiuta l’organismo a gestire gli sbalzi termici, aumenta la circolazione sanguigna e rinforza le difese immunitarie. Tuttavia possono essere pericolose le due ore successive ad un intenso sforzo fisico per un cosiddetto periodo finestra nel quale si riducono le difese immunitarie (oltretutto nello spogliatoio caldo umido e spesso affollato è più facile il contagio).

Con l’influenza le finestre vanno chiuse così non entrano altri virus FALSO - Arieggiare le stanze è sempre consigliato per evitare che l’ambiente sia potenzialmente contagioso per gli altri componenti della famiglia e per facilitare l’eliminazione di aria consumata. È consigliabile arieggiare una stanza alla volta spostandosi per non esporsi a colpi d’aria che potrebbero peggiorare lo stato di salute già compromesso.

Il vaccino mi protegge dalle forme influenzali VERO e FALSO - Vero se i virus sono quelli indicati come virus influenzale. Falso se i virus sono di altro tipo, anche se il vaccino sicuramente rappresenta uno scudo in più.

Se faccio il vaccino non posso prendere altri farmaci FALSO - Il vaccino non preclude l’assunzione di altre terapie. Molte categorie a rischio con altre malattie (diabete, cardiopatie, BPCO) raccomandano la vaccinazione come tutela maggiore. È sempre opportuno confrontarsi con il proprio medico, specialista per valutare il ricorso al vaccino.

Il vaccino è una barriera alla diffusione del virus influenza VERO - Il vaccino antiinfluenzale è lo strumento più efficace per contrastare la diffusione dell’influenza. Minori sono le persone vaccinate maggiore è la possibilità di contagio e di diffusione.

Bere tanto aiuta a guarire dall’influenza VERO - L’influenza come la conosciamo (febbre alta, dolori alle ossa, congestione respiratoria) ha una sua evoluzione naturale se non incontra complicanze sulla sua strada. In media dura 5-7 giorni e può avere qualche strascico anche nelle settimane successive. In un soggetto in buona salute, idratarsi aiuta la ripresa, soprattutto se contempla spremute d’arancia, centrifughe di frutta e verdura contenente vitamine del gruppo B, minestre di verdure. La terapia farmacologica va di pari passo ad un piano di nutrizione adeguato all’individuo.

Il farmacista può consigliare il vaccino VERO - Il farmacista di fiducia che conosce lo stato di salute del proprio cliente, può sicuramente ricordare di valutare con il medico l’opportunità di fare il vaccino, soprattutto se ricade nelle categorie a rischio. Sono le farmacie a comunicare la disponibilità del vaccino quando arriva alla stagione. Una buona sinergia tra farmacista e medico di medicina generale può favorire la tutela della popolazione e il raggiungimento della percentuale di copertura raccomandata dal Ministero della Salute.

Se non mi ammalo da anni, non ho motivo di preoccuparmi FALSO - Il virus influenzale ogni anno può cambiare. Il nostro organismo può reagire in modo differente a seconda del virus con cui veniamo a contatto e anche in base allo stato di salute del nostro organismo in un dato periodo. Se abbiamo le difese immunitarie particolarmente alte questo può preservarci, renderci più forti e meno esposti, ma se siamo deboli o conviviamo con persone che hanno l’influenza il rischio è maggiore.

L’influenza è più rischiosa nei bambini VERO - Quando si ammalano i bambini, soprattutto se molto piccoli, si scatenano ansia e preoccupazione . È vero, se si considera che i bambini sono più fragili come sistema immunitario e hanno una capacità limitata di interazione; l’attenzione quindi all’evoluzione dei sintomi deve essere costante da parte dei genitori e se necessario è importante ricorrere al pediatra per le opportune valutazioni. Se l’influenza non porta ad altre complicanze come ad esempio sovra-infezioni batteriche che possono evolvere in bronchiti/polmoniti, si deve anche dire che esiste nei bambini una maggiore capacità di ripresa rispetto all’adulto.

(Salute, Corriere)

 
 
 

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