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ANCHE UN SOLO BICCHIERE DI ALCOL AL GIORNO AUMENTA IL RISCHIO DI ICTUS

  • Immagine del redattore: hodrin
    hodrin
  • 9 apr 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Bere anche in modo moderato non protegge la salute. Lo studio su 160 mila cinesi adulti mette in dubbio l’effetto protettivo dell’alcol.


Il rischio di malattie cardiovascolari cresce all’aumentare del consumo di alcol, e non c’è nessuna prova che uno o due bicchieri al giorno proteggano dall’ictus. Anzi, con uno o due bicchieri di una bevanda alcolica al giorno potrebbe aumentare le probabilità di avere un ictus. Lo afferma uno studio genetico condotto su 160mila adulti pubblicato dalla rivista Lancet. Contraddicendo affermazioni di studi precedenti che sostenevano come bere moderatamente potrebbe prevenire ictus e altre malattie cardiovascolari, questo nuovo studio collega anche bassi consumi di alcol all’aumento della pressione che può causare ictus. Lo studio arriva dopo un’altra ricerca pubblicata l’anno scorso in cui si era concluso che non esiste un livello sicuro di alcol, solo consumo zero non è pericoloso.


I DATI

Nel nuovo studio i ricercatori hanno scoperto che con uno o due bicchieri al giorno di bevanda alcolica aumentava il rischio di ictus dal 10% al 15% e con quattro bicchieri il rischio saliva al 35%. Per bevanda alcolica i ricercatori intendono un bicchiere di vino, una bottiglia di birra o un bicchierino di superalcolici.


LO STUDIO

I ricercatori dell’università di Oxford e di quella di Pechino hanno studiato oltre 500mila uomini e donne in Cina per 10 anni, indagando sul consumo di alcol. Lo studio è stato effettuato in Cina, dove circa un terzo della popolazione non può bere a causa di un gene che impedisce loro di smaltire l’alcol, rendendoli completamente ubriachi anche solo dopo un piccolissimo sorso. Gli altri due terzi del campione, in grado di bere a loro piacimento, sono stati lasciati liberi di assumere alcol ed è emerso come i soggetti abituati a bere almeno 4 bicchieri a serata avevano maggiori possibilità di andare incontro a problemi cardiaci e a pressione alta.


I LIMITI

Tra i limiti dello studio il fatto che abbia riguardato solo la popolazione cinese e che si sia concentrato su tutti gli alcolici, senza un focus particolare sul vino rosso, considerato in molti studi protettore delle malattie cardiache. Per gli infarti i risultati sono meno chiari, quindi i ricercatori stanno raccogliendo più dati. «In realtà queste conclusioni vanno prese con cautela. La correlazione con il rischio di ictus deriva dal consumo di alcol geneticamente predetto e non dal consumo effettivo. Inoltre, cosa fondamentale, nella popolazione analizzata il consumo di alcol è rappresentato prevalentemente da superalcolici; pertanto il risultato di questa analisi non consente di attribuire un potenziale effetto negativo ad altre bevande alcoliche come il vino rosso, con noto effetto benefico in caso di moderata assunzione».

(Salute, Corriere)

 
 
 

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