L’AIFA ALLERTA I MEDICI SU ALCUNI ANTIBIOTICI PER EFFETTI COLLATERALI
- hodrin
- 17 apr 2019
- Tempo di lettura: 3 min
L’Agenzia del farmaco ha diffuso importanti informazioni di sicurezza su alcune molecole di uso comune per il rischio di reazioni avverse gravi e permanenti.

L’Aifa ha diffuso un’allerta che riguarda una serie di antibiotici di uso comune per i gravi effetti collaterali che sono stati segnalati. L’Ente ha diffuso una nota, rivolta ai medici, in cui vengono fornite nuove e importanti informazioni di sicurezza sui medicinali contenenti
FLUOROCHINOLONI (ciprofloxacina - levofloxacina - moxifloxacina - pefloxacina - prulifloxacina - rufloxacina - norfloxacina - lomefloxacina)
CHINOLONI.
QUATTRO MOLECOLE SARANNO RITIRATE DAL COMMERCIO
«Sono state segnalate con gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici reazioni avverse invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso. Di conseguenza, sono stati rivalutati i benefici ed i rischi di tutti gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici e le loro indicazioni nei paesi dell’UE. I medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico verranno RITIRATI DAL COMMERCIO».
L’INVITO AI MEDICI A NON PRESCRIVERE I MEDICINALI IN ALCUNI CASI L’Aifa invita dunque i medici a non prescrivere questi medicinali «per il trattamento di infezioni non gravi o autolimitanti (quali faringite, tonsillite e bronchite acuta); per la prevenzione della diarrea del viaggiatore o delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie inferiori; per infezioni non batteriche, per es. la prostatite non batterica (cronica); per le infezioni da lievi a moderate (cistite non complicata, l’esacerbazione acuta della bronchite cronica e della broncopneumopatia cronica ostruttiva – BPCO, la rinosinusite batterica acuta e l’otite media acuta), a meno che altri antibiotici comunemente raccomandati per queste infezioni siano ritenuti inappropriati ; ai pazienti che in passato abbiano manifestato reazioni avverse gravi ad un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico». In particolare viene suggerito ai medici di prescrivere con molta prudenza questi farmaci «agli anziani, ai pazienti con compromissione renale, ai pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido ed a quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi, poiché il rischio di tendinite e rottura di tendine indotte dai fluorochinoloni può essere maggiore in questi pazienti. Dev’essere evitato l’uso concomitante di corticosteroidi con fluorochinoloni».
INTERROMPERE IL TRATTAMENTO
L’Aifa infine invita i medici a informare i propri pazienti di interrompere il trattamento ai primi segni di reazione avversa grave quale tendinite e rottura del tendine, dolore muscolare, debolezza muscolare, dolore articolare, gonfiore articolare, neuropatia periferica ed effetti a carico del sistema nervoso centrale, e di consultare il proprio medico per ulteriori consigli.
GLI EFFETTI AVVERSI
L’Agenzia europea del farmaco ha riesaminato nei mesi scorsi gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici per uso sistemico ed inalatorio per valutare il rischio di reazioni avverse gravi e persistenti (che durano mesi o anni), invalidanti e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso. Le reazioni avverse gravi a carico del sistema muscoloscheletrico includono tendinite, rottura del tendine, mialgia, debolezza muscolare, artralgia, gonfiore articolare e disturbi della deambulazione. Gli effetti gravi a carico del sistema nervoso periferico e centrale includono neuropatia periferica, insonnia, depressione, affaticamento e disturbi della memoria, oltre che compromissione della vista, dell’udito, dell’olfatto e del gusto. Sono stati segnalati soltanto pochi casi di queste reazioni avverse invalidanti e potenzialmente permanenti, ma è verosimile una sotto-segnalazione. A causa della gravità di tali reazioni in soggetti fino ad allora sani, la decisione di prescrivere chinoloni e fluorochinoloni dev’essere presa dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi in ogni singolo caso.
(Salute Corriere)
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